Paolo Soleri_Paesaggi tridimensionali
Soleri era “un uomo contro”, così definito dal professor
Antonino Saggio, distaccato dal mondo dell’architettura convenzionale, come non
convenzionali furono le strade da lui intraprese nella sua continua ricerca
architettonica.
Tornato in Italia dopo la prima esperienza americana, in cui
prese forma il progetto delle Arizonian House, abitazioni "scavate" nel paesaggio ed in continuità con ecco, Soleri proseguì il suo
viaggio verso il Sud dell’Italia, nella costiera amalfitana, con l’intento di
imparare l’arte della ceramica. È in questo contesto che Soleri progetta la fabbrica
Solimene, a Vietri, un edificio per la produzione di ceramica, un progetto
di mixitè, con spazi per la produzione e per la vendita. La peculiarità del
progetto risiede nel rapporto con il paesaggio, nell’attento studio della luce
e nella particolare facciata rivestita di ceramica.
È tornando in Arizona che prende forma la sua ricerca, con
la realizzazione dapprima di Cosanti, in cui le innovative tecniche di
costruzione, rispettose dell’ambiente, danno vita al suo studio-laboratorio, e
successivamente nella costruzione della città di Arcosanti. Si consolida in quegli anni il concetto di arcologie,
“organismi insediativi tridimensionali che hanno carattere innovativo nel
fondere architettura ed ecologia” (L. Spinelli).
Filo conduttore è la continua ricerca circa il tema del
rapporto tra natura ed architettura, che porta l’architetto a sviluppare un’urbanità
compatta, la modalità di costruzione per accumulo, i sistemi di uso dell’energia
solare e l’effetto camino per la circolazione naturale dell’aria, temi che
ancora oggi vengono studiati e approfonditi, non sempre con esiti positivi come
quelli ottenuti anni prima da Soleri.

Appare evidente, dalla lettura del libro di Spinelli, l’estrema
modernità della ricerca di Soleri, che la rende oggi attuale e ispiratrice, e “l’incredibile
realtà in divenire” dei suoi progetti.
Per approfondire:
Interessante, mi fa piacere che tu lo conosca.
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